Che le batteria debbano essere smaltite in appositi contenitori è ormai assodato nei comportamenti comuni, oltre che legge da decenni.
Le batterie, le “pile” di utilizzo quotidiano, sono infatti tra i più grandi inquinanti domestici, e un errato smaltimento comporta un grave danno ecologico.
In quest’ottica, l’Unione Europea sta cambiando le regole che riguardano le batterie, affinché siano più sostenibili e soprattutto meno inquinanti e più facili da smaltire una volta terminata la ricarica.
In ottica di produzione interna europea, come già sta accadendo per i chip, di cui abbiamo trattato in questo articolo (https:// www.elettronicabazzanese.com/blog/leuropa-punta-allindipendenzaelettronica-von-del-leyen-e-il-piano-chip/) , si sta sviluppando un pacchetto di regole ma anche di finanziamenti per portare in Europa la produzione di questi prodotti, ad oggi quasi esclusiva del sud est asiatico.
In quest’ottica, le nuove regole, molto restrittive, stanno andando verso una direzione ben chiara: l’addio all’usa e getta.
Oltre a ciò, la nuova legislazione messa in campo dall’Unione Europea va nella direzione di realizzare prodotti quasi completamente riciclabili o riutilizzabili, in quanto i materiali utilizzati nella produzione di batterie, in primis litio, piombo, nickel e cobalto, sono prodotti in via di esaurimento e che la loro fase di estrazione porta un forte inquinamento.
Nel medio termine – parliamo infatti di “obiettivo 2030” – dovranno essere realizzate batterie non solo ricaricabili, ma anche riciclabili una volta giunte all’esaurimento della loro vita, che quindi in nessun caso potranno più essere “usa e getta”.
Insomma, le classiche batterie casalinghe usa e getta che mettiamo nella sveglia, non esisteranno più. Arriveranno invece nuovi prodotti più performanti, ricaricabili e in gran parte riciclabili. Questo accadrà non solo però però per i prodotti casalinghi.
Oggi infatti possiamo trovare batterie di piccole dimensioni praticamente ovunque, anche e soprattutto negli smartphone.
Da questo punto di vista, i nuovi regolamenti messi in campo dall’UE vanno nella direzione di semplificare il cambio della batteria e soprattutto intervengono sulla possibilità di accedere al loro acquisto.
Addio quindi a smartphone o altri dispositivi buttati per mancanza della batteria sul mercato.
Un tema, questo delle batterie, molto sentito, soprattutto se si pensa all’utilizzo nell’automotive, dove la richiesta è in continuo aumento, con un trend che attualmente vede un +30% annuo.
Questi dati fanno facilmente capire come una scarsa regolamentazione a fronte di un mercato in così forte espansione può portare, soprattutto nella fase di produzione e smaltimento, a un aumento esponenziale dell’inquinamento dato da tali prodotti.
Va da sé quindi che la necessità di puntare a prodotti meno inquinanti sia una condizione imprescindibile, ma che allo stesso tempo anche la regolamentazione dei processi di produzione e non solo del prodotto debba essere presa in fortissima considerazione.
Mettendoci dalla parte del consumatore, il consiglio è quello di prediligere batterie ricaricabili, che hanno una durata anche di diversi anni, un costo economico minore e un peso sull’inquinamento del nostro pianeta decisamente inferiore.