I microchip sono diventati oggigiorno una parte essenziale della gestione e della sicurezza degli animali domestici.
Questi piccoli dispositivi vengono impiantati sotto la pelle del vostro animale per identificarlo ed eventualmente ritrovarlo nel caso in cui si smarrisse.
Vediamo in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sull’importanza di questi dispositivi.
Il microchip è un dispositivo elettronico che viene impiantato sotto la pelle del vostro animale domestico.
Questo dispositivo contiene un codice identificativo unico di 15 cifre che racchiude tutte le informazioni cruciali del vostro cane, comprese le informazioni di contatto del proprietario nel caso di smarrimento.
L’impianto del microchip solitamente avviene nello studio del proprio veterinario di fiducia, entro il limite temporale massimo previsto dalla legge, ovvero i due mesi di età.
I microchip per cani sfruttano la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification): quando un lettore di microchip si avvicina al vostro animale domestico, emette un segnale radio che attiva il dispositivo, rivelando il numero di identificazione associato.
La chiave per mantenere efficace questo sistema di identificazione è l’aggiornamento costante delle informazioni nel microchip. Nel caso in cui dobbiate cambiare il numero di telefono o l’indirizzo di residenza, è essenziale che comunichiate tempestivamente la variazione per inserire i nuovi dati nel dispositivo.
I benefici dell’utilizzo dei microchip negli animali domestici sono sostanzialmente tre.
Il primo, come accennato precedentemente, riguarda il ritrovamento rapido del proprio animale in caso di smarrimento. Grazie a questo microchip, infatti, i cani possono essere facilmente identificati e restituiti ai loro proprietari.
Allo stesso modo, se doveste mai incontrare un cane smarrito per strada vi sarà possibile, tramite l’attivazione delle forze dell’ordine dotate dei dispositivi necessari alla lettura, identificare a chi appartiene e aiutarlo a ritrovare la propria casa.
I microchip contribuiscono, infatti, a ridurre il numero di animali randagi lungo le strade. Proprio grazie a questo dispositivo, infatti, i cani possono essere associati a uno specifico proprietario, che dovrà rispondere delle proprie azioni qualora si verificassero degli illeciti.
Infine, un altro vantaggio dei microchip per gli animali domestici è la loro identificazione permanente. I collari e le targhette possono essere, infatti, smarriti o persi facilmente.
Come abbiamo visto in relazione all’età massima di impianto del microchip, è la legge a dettare i criteri che regolano l’impianto di microchip nei propri animali di affezione, che per i cani è obbligatorio a livello nazionale. La stessa obbligatorietà riguarda anche i gatti solo in alcune delle regioni del nostro Paese, che hanno legiferato in tal senso. Per viaggiare oltre i confini italiani, però, è sempre obbligatorio anche per gatti e furetti essere dotati di microchip.
Ogni proprietario di cani deve poi, contestualmente all’impianto del microchip, richiedere il certificato di iscrizione all’anagrafe canina, che lo accompagnerà negli eventuali trasferimenti di proprietà.
A partire dal 1 gennaio del 2005 la legge ha stabilito che l’unico mezzo regolare e obbligatorio per identificare gli animali di affezione è proprio il microchip. I veterinari privati per poter procedere all’impianto devono quindi avere regolare accesso ai database anagrafici nazionali per poterli aggiornare e ogni produttore deve essere registrato presso il Ministero della Salute.
In conclusione, l’implementazione dei microchip per cani (e non solo) rappresenta un passo fondamentale verso la sicurezza e il benessere dei nostri amici a quattro zampe, offrendo tranquillità ai proprietari e contribuendo a ridurre il problema del randagismo.