Negli ultimi anni, il tema dell’energia pulita ha assunto un’importanza cruciale a livello globale. Tra le soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione, l’idrogeno si sta affermando come uno dei protagonisti più versatili e strategici. Non si tratta soltanto di un combustibile alternativo, ma di un vero e proprio vettore energetico che può contribuire in modo decisivo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Ma c’è un aspetto spesso poco visibile – e al tempo stesso essenziale – che rende possibile tutto questo: l’elettronica industriale. Sensori, moduli I/O, convertitori di potenza e sistemi di controllo rappresentano la spina dorsale tecnologica degli impianti a idrogeno, sia nella produzione che nella distribuzione e nell’utilizzo finale, ad esempio nelle celle a combustibile.
In questo articolo vogliamo raccontare come l’elettronica contribuisce concretamente allo sviluppo dell’idrogeno come fonte energetica sostenibile, e come Elettronica Bazzanese sia pronta a fornire soluzioni affidabili, sicure e su misura per affrontare le sfide di questo settore in piena evoluzione.
Per capire l’importanza dell’elettronica in questo contesto, bisogna partire dalla natura stessa dell’idrogeno. Si tratta di un elemento estremamente leggero, abbondante e reattivo. Quando viene prodotto da fonti rinnovabili – tramite elettrolisi dell’acqua alimentata da energia solare o eolica – si parla di “idrogeno verde”: un vettore energetico capace di immagazzinare e trasportare energia senza emissioni di CO₂.
Tuttavia, l’utilizzo dell’idrogeno non è privo di complessità. È altamente infiammabile, necessita di impianti di gestione molto sofisticati e deve essere controllato in ogni fase del processo. È qui che entra in gioco l’elettronica: non solo come supporto, ma come vero e proprio pilastro della sicurezza, dell’efficienza e dell’affidabilità dei sistemi.
Chi lavora con l’idrogeno sa bene che ogni impianto – che si tratti di un elettrolizzatore, di uno skid per la distribuzione o di un veicolo a fuel cell – richiede una rete articolata di dispositivi elettronici per funzionare correttamente.
Uno degli aspetti più delicati è sicuramente la sicurezza. L’idrogeno è inodore e incolore, e può diffondersi molto rapidamente. Per questo motivo è indispensabile disporre di sensori ad alta sensibilità in grado di rilevare anche le più piccole concentrazioni di gas nell’ambiente.
Questi sensori devono essere affidabili, resistenti alle condizioni ambientali estreme e integrati in sistemi di controllo che possano reagire tempestivamente in caso di perdite o anomalie.
L’elettronica diventa quindi il primo strumento per prevenire incidenti e garantire un funzionamento sicuro degli impianti.
Nel caso delle celle a combustibile – utilizzate ad esempio nei veicoli a idrogeno o nei sistemi di backup energetico – il controllo dei parametri operativi è fondamentale. Temperatura, umidità, pressione, portata del gas: ogni variabile influisce sulle prestazioni e sulla durata della cella.
Grazie ai moduli I/O e ai sistemi di controllo programmabili, è possibile gestire in tempo reale questi parametri, ottimizzando il rendimento e riducendo gli sprechi. L’integrazione con protocolli industriali (come Modbus o Ethernet/IP) consente poi di raccogliere dati utili per la manutenzione predittiva e per migliorare l’efficienza operativa.
Quando si parla di elettronica per applicazioni a idrogeno, non ci si può accontentare di componenti standard. Servono soluzioni robuste, certificate e progettate per ambienti complessi. Tra i più richiesti:
• Sensori di concentrazione di idrogeno: veloci, sensibili, adatti ad ambienti ATEX.
• Moduli I/O industriali: compatti, configurabili, ideali per la raccolta dati in impianti distribuiti.
• Convertitori di potenza: per gestire l’energia prodotta dalle fuel cell in modo efficiente.
• Centraline elettroniche (ECU): protette da conformal coating, capaci di funzionare in ambienti ostili.
• Sistemi di comunicazione industriale: per integrare tutti i dispositivi in un’unica rete di controllo.
Uno dei nostri clienti europei, attivo nella progettazione di impianti per l’idrogeno verde, ci ha affidato la produzione dell’elettronica per uno skid containerizzato in grado di generare mezzo tonnellata di idrogeno al giorno tramite elettrolisi PEM.
Grazie ai nostri moduli EX04AIO e a una centralina ECU custom, è stato possibile monitorare e controllare in modo preciso i parametri critici del processo. Dopo oltre 2.000 ore di test in condizioni ambientali variabili, l’impianto ha superato tutte le aspettative in termini di affidabilità e prestazioni.
L’idrogeno non è solo una moda del momento: è una delle soluzioni più promettenti per affrontare le sfide energetiche e ambientali dei prossimi decenni. Ma senza un’elettronica di qualità, sicura e progettata con competenza, questa rivoluzione non sarebbe possibile.
Elettronica Bazzanese è pronta ad accompagnare questa trasformazione. Lo facciamo ogni giorno, mettendo a disposizione il nostro know-how, i nostri strumenti produttivi e la nostra attenzione alla qualità, al servizio di un futuro più sostenibile.
Hai un progetto legato all’idrogeno? Contattaci oggi stesso: il nostro team tecnico è pronto a studiare con te la soluzione più adatta, dalle prime fasi di sviluppo fino alla produzione di serie.