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Il ruolo dell’elettronica nell’idrogeno:  componenti per il futuro dell’energia pulita

Agosto 21, 2025

Negli ultimi anni, il tema dell’energia pulita ha assunto un’importanza cruciale a livello globale. Tra  le soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione, l’idrogeno si sta affermando come uno dei  protagonisti più versatili e strategici. Non si tratta soltanto di un combustibile alternativo, ma di un  vero e proprio vettore energetico che può contribuire in modo decisivo alla transizione verso  un’economia a basse emissioni di carbonio. 

Ma c’è un aspetto spesso poco visibile – e al tempo stesso essenziale – che rende possibile tutto  questo: l’elettronica industriale. Sensori, moduli I/O, convertitori di potenza e sistemi di controllo  rappresentano la spina dorsale tecnologica degli impianti a idrogeno, sia nella produzione che nella  distribuzione e nell’utilizzo finale, ad esempio nelle celle a combustibile. 

In questo articolo vogliamo raccontare come l’elettronica contribuisce concretamente allo sviluppo  dell’idrogeno come fonte energetica sostenibile, e come Elettronica Bazzanese sia pronta a fornire  soluzioni affidabili, sicure e su misura per affrontare le sfide di questo settore in piena evoluzione. 

L’idrogeno: un alleato chiave nella transizione energetica 

Per capire l’importanza dell’elettronica in questo contesto, bisogna partire dalla natura stessa  dell’idrogeno. Si tratta di un elemento estremamente leggero, abbondante e reattivo. Quando viene  prodotto da fonti rinnovabili – tramite elettrolisi dell’acqua alimentata da energia solare o eolica – si  parla di “idrogeno verde”: un vettore energetico capace di immagazzinare e trasportare energia  senza emissioni di CO₂. 

Tuttavia, l’utilizzo dell’idrogeno non è privo di complessità. È altamente infiammabile, necessita di  impianti di gestione molto sofisticati e deve essere controllato in ogni fase del processo. È qui che  entra in gioco l’elettronica: non solo come supporto, ma come vero e proprio pilastro della  sicurezza, dell’efficienza e dell’affidabilità dei sistemi. 

Perché l’elettronica è indispensabile nel ciclo dell’idrogeno 

Chi lavora con l’idrogeno sa bene che ogni impianto – che si tratti di un elettrolizzatore, di uno skid  per la distribuzione o di un veicolo a fuel cell – richiede una rete articolata di dispositivi elettronici  per funzionare correttamente. 

Monitoraggio e sicurezza: il ruolo dei sensori 

Uno degli aspetti più delicati è sicuramente la sicurezza. L’idrogeno è inodore e incolore, e può  diffondersi molto rapidamente. Per questo motivo è indispensabile disporre di sensori ad alta  sensibilità in grado di rilevare anche le più piccole concentrazioni di gas nell’ambiente. 

Questi sensori devono essere affidabili, resistenti alle condizioni ambientali estreme e integrati in  sistemi di controllo che possano reagire tempestivamente in caso di perdite o anomalie. 

L’elettronica diventa quindi il primo strumento per prevenire incidenti e garantire un funzionamento  sicuro degli impianti. 

Ottimizzazione delle prestazioni: i moduli I/O e il controllo delle fuel cell 

Nel caso delle celle a combustibile – utilizzate ad esempio nei veicoli a idrogeno o nei sistemi di  backup energetico – il controllo dei parametri operativi è fondamentale. Temperatura, umidità,  pressione, portata del gas: ogni variabile influisce sulle prestazioni e sulla durata della cella. 

Grazie ai moduli I/O e ai sistemi di controllo programmabili, è possibile gestire in tempo reale  questi parametri, ottimizzando il rendimento e riducendo gli sprechi. L’integrazione con protocolli  industriali (come Modbus o Ethernet/IP) consente poi di raccogliere dati utili per la manutenzione  predittiva e per migliorare l’efficienza operativa. 

I componenti elettronici che fanno la differenza 

Quando si parla di elettronica per applicazioni a idrogeno, non ci si può accontentare di componenti  standard. Servono soluzioni robuste, certificate e progettate per ambienti complessi. Tra i più  richiesti: 

• Sensori di concentrazione di idrogeno: veloci, sensibili, adatti ad ambienti ATEX. 

• Moduli I/O industriali: compatti, configurabili, ideali per la raccolta dati in impianti  distribuiti. 

• Convertitori di potenza: per gestire l’energia prodotta dalle fuel cell in modo efficiente. 

• Centraline elettroniche (ECU): protette da conformal coating, capaci di funzionare in  ambienti ostili. 

• Sistemi di comunicazione industriale: per integrare tutti i dispositivi in un’unica rete di  controllo. 

Un esempio concreto: l’idrogeno che funziona davvero 

Uno dei nostri clienti europei, attivo nella progettazione di impianti per l’idrogeno verde, ci ha  affidato la produzione dell’elettronica per uno skid containerizzato in grado di generare mezzo  tonnellata di idrogeno al giorno tramite elettrolisi PEM. 

Grazie ai nostri moduli EX04AIO e a una centralina ECU custom, è stato possibile monitorare e  controllare in modo preciso i parametri critici del processo. Dopo oltre 2.000 ore di test in  condizioni ambientali variabili, l’impianto ha superato tutte le aspettative in termini di affidabilità e  prestazioni. 

Elettronica e idrogeno: una sinergia per il futuro

L’idrogeno non è solo una moda del momento: è una delle soluzioni più promettenti per affrontare  le sfide energetiche e ambientali dei prossimi decenni. Ma senza un’elettronica di qualità, sicura e  progettata con competenza, questa rivoluzione non sarebbe possibile. 

Elettronica Bazzanese è pronta ad accompagnare questa trasformazione. Lo facciamo ogni giorno,  mettendo a disposizione il nostro know-how, i nostri strumenti produttivi e la nostra attenzione alla  qualità, al servizio di un futuro più sostenibile. 

Hai un progetto legato all’idrogeno? Contattaci oggi stesso: il nostro team tecnico è pronto a  studiare con te la soluzione più adatta, dalle prime fasi di sviluppo fino alla produzione di serie.

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