Il montaggio delle schede elettroniche è un processo tutt’altro che semplice.
Negli ultimi anni si sono sviluppate nuove tecnologie per cercare di rendere tutto il procedimento il più fluido e naturale possibile.
Ad oggi sono due le tecnologie che vengono maggiormente utilizzate: la PTH e la SMD. Vediamo in questo articolo da che cosa esse sono composte e per cosa si differenziano.
La prima grande tecnologia utilizzata per il montaggio di schede elettroniche è chiamata PTH, Pin Through Hole.
Si tratta di un procedimento quasi interamente manuale in cui l’assemblaggio delle schede elettroniche avviene per mezzo di fori applicati sui circuiti.
Nonostante non sia la più evoluta, questa tecnologia è particolarmente indicata quando i componenti della scheda nascono appositamente per essere utilizzati in questo processo oppure quando le loro dimensioni sono così elevate che non possono essere prese in considerazione altre tecnologie.
Affinché il risultato sia ottimale è richiesta una grande dote di precisione da tutti coloro che lavorano al procedimento: formazione ed esperienza sul lavoro sono due requisiti necessari per riuscire a montare nella maniera più corretta le schede elettroniche con la tecnologia PTH.
La tecnologia PTH non è l’unico modo disponibile per riuscire a montare le schede elettroniche.
Lo sviluppo tecnologico che vi è stato negli ultimi anni in tutti i settori ha permesso lo sviluppo di una tecnologia più avanzata per il montaggio di queste schede.
Si tratta della tecnologia SMD. Ma di cosa si tratta?
L’acronimo SMD (surface moun8ng device) indica un montaggio superficiale delle schede elettroniche.
La tecnologia SMD ne è un esempio. Essa si appoggia su una macchina, chiamata Pick&Place, che prende il componente della scheda elettronica e lo posiziona automaticamente nella posizione giusta.
Questa macchina è infatti in grado di riconoscere automaticamente di che componente si tra?a e, di conseguenza, inserirla esattamente nella sua posizione.
La tecnologia SMD è quella che viene maggiormente utilizzata oggi. Questo perché esistono una molteplicità di vantaggi, dal costo economico alla qualità del prodotto, che permettono a questo procedimento di sovrastare la tecnologia PTH tradizionale.
In primo luogo, rispetto ad una tecnologia PTH, la SMD azzera l’errore umano: essendo basata su un lavoro automaEco e non manuale, si abbattono le possibilità che un lavoratore, per qualsiasi moEvo legato al lavoro, quale la stanchezza, la mancanza di attenzione, o semplicemente perché durante la giornata lavoraEva qualche errore può essere messo in conto, possa appunto effettuare qualche, anche se pur minimo, errore e rovinare l’intero processo.
Inoltre, la SMD, basandosi sulla macchina Pick&Place, permette di posizionare migliaia di componenti in pochissimo tempo.
Questa velocità sarebbe impensabile per una tecnologia PTH, la quale si affida alla manualità del lavoratore stesso.
Infine, le componenti di dimensioni molto piccole e la possibilità di montare i componenti su entrambi i lati, permettono alla tecnologia SMD di distinguersi dalla precedente.
Abbiamo visto come la tecnologia SMD abbia di fa?o notevoli vantaggi rispetto ad una tecnologia più tradizionale come quella della PTH. È bene sottolineare però che, nonostante la SMD sia la più utilizzata, una combinazione di entrambi i procedimenti ad oggi permette di condurre alla realizzazione di ottime schede elettroniche.